Tornando indietro io mi arrendo a me stesso la mia faccia e' un segno che e' meno forte di altri. La paura ha chiamato col suono della mia voce
Posso baciare e abbracciare tuo figlio come un giorno lui ha fatto con me. Ma adesso e' diverso sono io che ho bisogno perche' ho scelto la strada migliore
di me se ricordarmi non puoi. Questo e' l'inverno che ci consola gioie su strati dimenticati da questi giorni nascosti da questi giorni macchiati di solitudine. Voltati
Questo spicchio di vita che somiglia ad un vecchio film guarda uscire gli attori con un trucco pesante. E ogni giorno passato che potrebbe chiamarsi
A volte penso che ci sia davvero qualcosa forse parallela a tutto il resto quando il tempo sprecato e' una citta' senza sfondo che ci divide nello spazio
Per ogni cosa che ci divide resta soltanto qualche segno sbiadito sul muro che ho scritto, e cancellato. Nelle stanze piu' fredde scoppia un caldo sorriso
Una freccia si specchia in una finestra nera. Fingo di niente quando ridi del mio silenzio, il gioco delle parti mi ha reso inutile, e il calore del
Apro gli occhi e ti penso ed ho in mente te ed ho in mente te Io cammino per le strade ma ho in mente te ed ho in mente te Ogni mattina uo uo
Madre, sei il volto del tempo madre, gli occhi nascosti, io per quegli occhi ho vissuto scoprendo cose mai viste. Madre, sei l'acqua profonda senza colore
mio da scoprire ogni volta dietro finestre accese di qualcuno che mi sappia aspettare ogni giorno. Ho bisogno di qualcosa di mio da scoprire ogni volta
Non sono i tempi che cambiano a dare un senso alle scelte e alla loro unicita', si parla troppo delle crisi altrui per mascherare quello che siamo dentro
Chiudero' il sentimento in scatole vuote, quei ricordi appassiti in un frammento d'autunno. Il tuo candore sta svenando i miei giorni ferendo il bagliore
Lontano da tutti in una stanza dei poi da dove il suono si dissolve. Il mio poi cambia di getto preferisco passare attraverso il muro. I nostri ricordi
La strada notturna si snoda ubriaca di pioggia parlano i cuori alle spine, pungenti come pianti d'infanzia. In questo mattino che recide le vene appassite
Figlio una volta soltanto ma c'e' una vita per voltarsi indietro a cercare l'odore della pasta fatta in casa e l'affitto pagato con i soldi che erano
A mezzanotte sai che io ti pensero' ovunque tu sarai sei mia. E stringero' il cuscino fra le braccia mentre cerchero' il tuo viso che splendido nell'
Quando il giorno ritornera' vedro' il mio volto riflesso in frammenti di vetro ascoltero' il suono che batte lontano che arriva dal cuore, il futuro