in aria nella luna che non e solo una falce tra la terra e il sole Nella pianta che non e solo una corsa in salita della chioma e del tronco
Esce a fatica verso destra un'ombra scura tra il melograno e quel fiore strano e il sole si stringe e passa Strisciano vermi sulla pioggia, talpe nelle
nel volo della fantasia Aldo aveva fatto il suo tempo bevuto senza limiti senza terra sotto i piedi senza un'idea dell'ora e del giorno dell'anno o del
striscia con i vermi non ha la paura dei parassiti Pepsodent! cencioso accattone spieghi le penne come un pavone hai l'oro in bocca ma il veleno nella
che straripa senza di te ne ho quanto basta, dissi e stato inutile affrettarci ad uscire dalla vita che avevamo Venere Tu sei il centro del mio
nel ventre del mare allargare le curve a morsi infilarmi in qualcosa che appaghi, che sazi vorrei bermi nell'acqua il cielo che luccica Piegata all'ebbrezza del
Per te e un gioco la notte infossata come i tuoi occhi di gesso e cipria buttata giu e su come un'altalena e una giostra Michelina Ti divori la strada
di mele di maggio acerbe Di un terreno sotto il cielo dell'aria di fiori di fico di un sentiero una chioccia un pulcino del sapore del gelo dell
dell'equino sbuffa l'animale stramazza giu il maiale c'e muggito di vento rumore di tuono verso di bovino Lucciola vieni da me che ti daro il pan del re Il pan del
opera pia sei questo! Questo bisogno che si ha! Di metri cubi a blocchi Calce mattoni forati a piu occhi che si ha della staffa del travetto ancora
che vai su come un razzo con due colpi d'ala com'e la liberta In questa notte cupa oltre il piazzale e la banchina ha la pistola nella giacca a quadri