Era un pezzo di ghiaccio che vestiva di nero respirava la polvere di lenzuola da sogno non piangeva secco, sgranava gl?occhi distrutto, solo, nel mare
Io la vidi uscendo dalla porta mi guardo giusto per guardare m?inchinai, le strisciai le labbra sulla mano reduce da una serata alcolica odori della
Portero con me l?imbarazzo del primo bacio e i tuoi occhi nel lago le tue smorfie piccanti strofinandoci il naso la speranza spezzata di toglierti
Sguardo stanco stanco stanco che s?avvicina al cielo di quest?autunno che piano piano chiama un natale caldo E la nebbia nebbia nebbia salva solo il
E' passato un autobus m?ha lasciato il profumo della sua gonna corta e dei suoi tacchi alti senza speranza Con quegl?occhi neri e il naso asciutto
Rabbia di vivere con te che stai con un albero che lascia che le stelle mangino senza peccato un piccolo nido di formiche lasciate sole senza parlare
Non so neanche, quando mangia il cane non so nemmeno chi glie ne dara chi mai sara non che io e i cani siamo lontani Ma il cappottino, non lo sopporto
Guarda nella tasca ansiolitici e sonniferi cerca nella tasca la risposta lampo L?anima sta male nelle frenesie del tempo Si va avanti non ci si ferma
Non ascolto nessuno nemmeno il tempo Anche se il vento bussa sempre piu forte Perche piango e rido di me stesso E i discorsi si lacerano nei miei sguardi
Se non avessi occhi stanchi che raccolgono la luna sempre sola e profumata in un cerchio di fantasmi solo parte di quel fuoco che accarezza le tue gambe
La mucca passava, senza guardare, dalla finestra Tobia ascoltava il tempo perche non pioveva da tempo la nel vecchio losco bosco delle ciliegie. Tobia