fosse per te anche l'ultimo fiato sospeso. Volevo tenerlo per te, questo fuoco che e acceso... questo fuoco che e acceso. Volevo tenere per te, la luna del
da ragazzo, che si lasciano perquisire sotto le giacche, sotto le giacche, che si lasciano indovinare sotto le gonne, le gonne nere. (Grazie a sergio per questo testo
e al giorno che passa e consuma perche un nome e perduto per sempre se nessuno lo chiama Strum. (Grazie ad Aristoles per questo testo)
fiume le foglie e sopra le foglie il sole che di novembre e un attimo come di ferro lucido delle citta importanti dove ci passano i tram. (Grazie ad ang per questo testo
minatore bruno laggiu emigrato la sua canzone e il canto di un esiliato cielo di stelle cielo color del mare tu sei lo stesso cielo del mio casolare
Di certi posti guardo soltanto il mare il mare scuro che non si scandaglia il mare e la terra che prima o poi ci piglia e lascio la strada agli altri
vuoi mai vedere qui c'e uno che grida che dice ch'e tardi e bisogna partire qui c'e uno che grida e si deve partire e mio padre non c'e e rimasto da
c'era agli occhi liquidi della polizia e hanno disteso le mani contro il vento che li portava via (Grazie a duilio per questo testo)
la nebbia di fiato alla vetrine e il tiepido del pane e l'onta del riufito lo sapevamo anche noi questo guardare muto (Grazie a isa per questo testo)
serviva Sono la coda nel posto sbagliato,gatto nero sull?itinerario, coincidenza perduta partita da un altro binario Sono la mano sudata che stringe Sono zucchero al posto del
canto mio che nn consola per chi e partito e si e perduto al mondo In fondo al mare In fondo al mar In fondo (Grazie a Mr.Sandman per questo testo)