E venne il giorno del falco una mattina di settembre, spalancarono il giorno ne squartarono il ventre E venne scivolando a valle alle porte di Santiago
te stella del firmamento alle tue mani ai tuoi occhi di smeraldo che non li spenga il tempo io c'ho una spada e un fiore conosco i trucchi del giocoliere
il cuore sara della gente che ci aiutera della gente che, sai, sa resistere. Cambiera io ci credo che cambiera e il mio ultimo grido, il mio nuovo sentiero
Com'e buio il pomeriggio qui a nord est del mondo soffia un vento e non finisce piu fosse zolfo appeso alle folate del libeccio quest'odore strano che
il cuore in cantina cosa fara Marina? Dove sara Marina? La mattina al lavoro incontro i sindacati le giornate di lotta per i salariati e un buon film di Bunuel per ingannare il
Quando saro polvere nella brezza levantina un ramo secco nel chiarore dei crepuscoli quando saro semplice respiro del tuo eloquio uno arancio nel trionfo
di darti il saluto oh Merci, oh Merci. Oh Merci, grazie lo stesso per il complice sguardo, per la gioia di adesso, oh Merci, oh Merci. Oh Merci tu del
come stai. Ritornero a giocar sulla strada a dipingere i tramonti gravido e il cielo nella notte scura non mi fa paura Ritornero laddove il sole e piu
Signore, da qui si domina la valle e a cento e a mille ne vedo di cristi discesi sul selciato all'ombra d'alberi stizziti al cospetto d'un cielo gravido
permette signorina? mi chiamo francesco, c'ho un cappello colorato e la luna di traverso. prendo qui il caffe tutte le mattine, la vedo ogni giorno prima
tardi e per le strade si spengono i caffe forse la tua donna ti ha lasciato ma che cosa vuoi che sia questo mondo gira in fretta ed e tutta una follia il
mezzo ai quaderni e amori nuovi di zecca a riscaldarmi gli inverni e tempo per lavorare e tempo per riposare dei giovani l'estro e dei gigli il candore